martedì 16 luglio 2013

Simone, Stendhal e le donne

Simone De Beauvoir su Stendhal e sulle sue eroine:
"Queste donne, molto semplicemente, sono vive; sanno che la fonte dei valori autentici non è nelle cose esteriori, ma nei cuori: e ciò crea il fascino del mondo che abitano: ne scacciano la noia per il puro fatto che vi sono presenti con i loro sogni, i loro desideri, le loro gioie, le loro emozioni, le loro invenzioni. La Sanseverina, questo <<spirito attivo>>, teme la noia più della morte. Languire nella noia, dice, <<significa impedirsi di morire, non vivere>>; è << sempre appassionata da qualche cosa, sempre attiva, e anche allegra>>. Incoscienti, puerili o profonde, gaie o gravi, audaci o segrete, rifiutano tutto il greve sonno in cui sprofonda l'umanità. E queste donne che hanno saputo difendere la loro libertà, quando incontrano un oggetto degno di loro possono giungere attraverso la passione fino all'eroismo; la loro forza d'animo, la loro energia esprimono la selvaggia purezza di un totale abbandono".

Come Clelia Conti, che "...  sembra sempre distante <<o per disprezzo di ciò che la circonda, o per rimpianto di qualche lontana chimera>>", o Mme De Renal, che "...è senza ipocrisia; ha conservato un cuore generoso, capace di emozioni violente, ha il gusto della felicità; dall'esterno si avverte appena il calore di questo fuoco che cova in lei, ma basta un soffio perché arda tutta".

Conosco molte donne così. Le più vere, le più libere.

How to walk away

Un articolo interessante sull'importanza di essere sinceri con se stessi quando i progetti in cui abbiamo creduto non vanno proprio come dovrebbero.